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Replying to Crinale dell'Ebro-Cosfrone-Panà 24.06.2012
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_Varkas_Posted: 25/6/2012, 20:48
A distanza di una settimana dall'escursione lungo i laghi della Val Nure, dirigiamo i nostri passi verso un luogo a me particolarmente gradito.
Dopo oltre un anno torniamo nei pressi del monte Ebro e del rifugio Orsi, non molto distante dalla vetta.
A partecipare alla camminata Luca, lo Zazza e sua cugina Ilaria con moroso Andrea.

Il caldo di questo periodo è pressante, e purtroppo gli Appennini sovente condividono la triste piaga della pianura dalla quale, chi più chi meno, arriviamo tutti. La sorte ci è tuttavia venuta in aiuto, almeno parzialmente, ed il sole per oltre il 90% del tragitto è rimasto nascosto dietro un velo consistente di nubi.

Iniziamo la camminata piuttosto sul tardi, lasciando la macchina a Caldirola a seguito di indicazioni di un signore, che ci diffidava dal salire a Colonia causa gara di biciclette e conseguente assenza di posto auto.
Camminiamo di conseguenza per 2 km circa su asfalto fino a raggiungere il luogo dove lo scorso anno avevamo parcheggiato. Comè logico pensare, il parcheggio era vuoto.

Iniziamo comunque il cammino per un lungo sentiero ghiaioso, piuttosto largo, in costante salita tranquillamente percorribile.
Anche se il sole spunta spunta solo sporadici fugaci attimi, il clima è pesantemente umido, ed il caldo è assillante nonostante l'ombra e l'altitudine. Presto il largo sentiero si fa più stretto, e sempre più spesso andiamo a camminare nel bosco.
Una ventata del profumo tipico del sottobosco mi ha investito quando mi sono addentrato fra gli alberi, già dopo pochi passi, e per un attimo il respiro di quell'aria così pura e profumata mi ha rallegrato lo spirito.
La salita, in virtù anche e soprattutto del caldo soffocante, non è agevolissima, e tutti grondiamo di sudore nonostante il breve tratto percorso.
La salita prosegue, quasi ininterrotamente fino al rifugio, dove la fame inizia a farsi sentire. Decidiamo comunque di proseguire, tenendo la visita al rifugio per una merenda pomeridiana, e ci rimettiamo a marciare in direzione dell'Ebro. Il primo tratto dopo il rifugio è decisamente ripido, e questo, accompagnato dalla cappa di calura, rende la salita dell'ultimo tratto più faticosa.
Il panorama intorno a noi è pressochè nullo. Le nubi, che ci graziano dalla visita del sole, coprono ogni cosa, e sembra quasi che i monti siano inglobati da un'innaturale nebbia, dalla quale emerge solo la parte finale della montagna.
Terminato il bosco, arriviamo in un'ampia salita verdeggiante e pratosa, Qui si ha ancora maggiormente il fatto di essere nel vuoto, e man mano che si sale di quota le nubi iniziano a correrti accanto.
Non senza fatica percorriamo il versante erboso fino ad arrivare in cresta al monte, che, deviando sulla sinistra, ci avrebbe permesso di raggiunger la cima dell'Ebro. Ci rifocilliamo per una 20 di minuti e, invece di dirigerci verso l'Ebro per poi tornare indietro pochi secondi dopo seguendo la stessa via, deviamo direttamente a destra indirizzando i nostri passi verso il monte Cosfrone, ed il successimo Panà.
Affrontiamo una piccola discesa che ci conduce ad una piccola valle contornata da boschi, inviolata più dei precedenti tratti, e già da qua, in lontananza, riusciamo a vedere la vetta del Giarolo.
La cappa umida fa sudare in modo indegno e la bocca è sovente secca e bisognosa di acqua, che tuttavia va razionata in modo saggio.
Arriviamo nei pressi di un monte del quale ho scordato il nome, presso il quale è posta una funivia per le persone che fanno Down Hill. La mole di gente presente ci consente di capire che la gara menzionata dal signore a inizio percorso era proprio questa. Arrivati alla funivia siamo un po' provati. Tranne ilaria e Andrea, che si erano portati 3l d'acqua, siamo tutti a corto di liquidi e, essendo un po' tutti conciati dalla calura e dalla cappa, decidiamo di prendere un'altra via per tornare a Caldirola.
Scendiamo piuttosto in fretta, fermando spesso il cammino quando esso si incrocia con la pista di down hill ed attorno alle 16.43 siamo arrivate a Colonia, ed alle 17 a Caldirola, in prossimità dell'auto

Un'escursione abbastanza breve, attorno ai 20 km scarsi, e purtroppo non goduta a pieno per via del caldo, delle nubi basse che coprivano il panorama e della gara, che nel bene o nel male interrompeva il cammino ed era accompagnata, una volta scesi di quota, da un megafono che urlava i nomi dei corridori, nonchè alta musica di interesse (personale) nullo.
Comunque innegabilmente una piacevole camminata, che consiglio a tutti (soprattutto nei mesi un po' più freschi).

A voi le poche foto scattate: https://picasaweb.google.com/1052110328973...gCPiE_OqP1syZCQ