Respiro


 
Replying to Cascate del Perino - 05.08.2012
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_Varkas_Posted: 10/8/2012, 23:18
Una camminata nata assolutamente per caso, fatta con Luca, Veronica (Ciaski), Fabio (Daet) e Camilla (Dreyght).
Cercando un rifugio dalla calura estiva, e volendo condurre Veronica, giunta al nord dalla barbara capitale, a vedere qualche posto interessante e fuori dal comune, decidiamo di far due passi alle Cascate del Perino.
La speranza di fuggire il caldo lungo il sentiero era nulla fin dal principio, ed infatti l'idea di base era di fermarci alla prima cascata per rinfrescarci con l'acqua fredda del fiume; contrariamente alle aspettative, abbiamo percorso invece tutto il sentiero, arrivando fino all'ultima cascata.

Partiamo tutti equipaggiati male, con scarpe non adatte (tranne Luca) e per alcuni con abbigliamento non consigliabile al sole di questa estate; recuperate due provvigioni per sopravvivere, iniziamo il cammino, che dalla chiesa porta all'agriturismo e successivamente nel bosco, attorno alle 11.30 (se non vado errato).
Il sole è davvero cocente, e la prima parte di sentiero, ghiaiosa e priva di ripari, è decisamente fastidiosa e spiacevole.
La cappa di calore ed il sole, che ci colpisce impietoso, ci fanno arrivare alla prima cascata non in perfette condizioni psico-fisiche, e, in virtù delle numerose e ripide scalinate che conducono al primo salto d'acqua, decidiamo di passare direttamente alla seconda cascata.
Arriviamo senza molta difficoltà alla meta preposta, con tutta l'intenzione di dar vita al proposito di rinfrescarci; la mole di gente presente ci spiazza, ed invece del bagno previsto preferiamo mangiare un panino in una zona un po' più isolata e nascosta della cascata.
Trascorriamo qui quasi un'oretta tranquilla, durante la quale tutti, fuorchè me e Camilla (sprovvisti di costume), entrano nel piccolo corso d'acqua e si allontanano per vedere i dintorni.
L'acqua qua non è eccessivamente fredda, ed il bagno fatto non è sufficiente ed abbastanza soddisfacente.
Recuperiamo i resti cartacei delle nostre provviste (cosa che dovrebbero far tutti, ma è ben nota la fatica nel riportare al primo cestino un sacchetto vuoto o di un mozzicone spento, pesa troppo il culo alla gente; meglio abbandonare tutto in loco) e ci dirigiamo verso la terza cascata.
Nonostante l'assenza di allenamento per tutti, il caldo, il pranzo fatto da poco, tutti riusciamo a proseguire senza soste (e, nonostante non sia una passeggiata ostica, mi sento di rendere onore ai miei compagni di cammino) ed arriviamo al terzo salto d'acqua dove tuttavia ci fermiamo poco e nulla.
Giunti ad un passo dal termine dell'itinerario completo, con scelta unanime proseguiamo verso la quarta cascata, dove incontriamo due ragazzi con due cani fradici, bramosi di una carezza e particolarmente contenti di essere al fresco.
Veronica, Fabio e Luca decidono di fare nuovamente il bagno, nonostante l'acqua abbia una temperatura decisamente più rigida di quella incontrata qualche km prima.
Restano tutti nell'acqua a lungo (anche Veronica, che a Roma è abituata a temperature d'acqua più miti) giocando e divertendosi come bimbi, fissati da uno dei due cani, scodinzoloso e tremolante.
Trascorriamo qui un'altra oretta circa, ridendo e scherzando, e prendiamo la strada a ritroso per rientrare alla macchina.

Non la definirei un'autentica escursione, più che altro una piacevole camminata che ci ha donato una lieta giornata.
Foto mie non ne ho purtroppo, non avendo macchina fotografica ed attrezzature che costantemente porto meco nelle camminate. Nel caso Luca pubblichi in qualche modo le sue, ma ne dubito, passerò il link.