Respiro

Cascate del Perino 30.08.2013

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_Varkas_
view post Posted on 21/9/2013, 12:15 by: _Varkas_
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Dopo una lunghissima assenza, alla quale probabilmente ne seguirà una eguale, io e Luca siamo tornati a camminare sulla terra e fra le fronde boschive; essendo entrambi fermi da svariati mesi, per ragioni che non sto a spiegare, abbiamo optato per una camminata che sapevamo molto tranquilla e fattibile, al fine di goderci l'effettiva passeggiata senza troppe pretese, e siamo tornati alle cascate del Perino.

Dopo l'incontro, fissato abbastanza tardi a causa degli orari dei treni, ci siamo diretti verso il paese Canadello, fermandoci solo per comprar due panini e bere una grappa.
Lasciata giù l'auto, ci siamo diretti lungo il piccolo sentierino che dal cimitero porta alla strada ghiaiosa che conduce all'agriturismo e, senza esitazione, abbiamo proseguito verso le cascate.
La strada era tranquilla, ed abbiamo affrontato il breve tratto fino alla scalinata per la prima cascata senza eccessivi problemi. Anche il clima pareva favorevole, e nei primi tratti della camminata si potevano sopportare anche i raggi del sole.
Un tratto discretamente impegnativo, per le nostre pietosi condizioni fisiche, è stata la scalinata verso la prima cascata, che ha mostrato tutti i limiti che mesi di inattività avevano portato seco.
Nei pressi dell'acqua spirava una leggera brezza fresca e umida che, assieme al panorama sempre molto suggestivo, appagava lo spirito accaldato dai giorni precedenti.
La risalita della scalinata, piuttosto lunga e ripida, è stata la vera prova del nove, e l'abbiamo superata con mediocri risultati. Senza infamia e senza lode.
Tornare a camminare fra i boschi, l'aria fresca e pungente delle zone d'ombra, mi provoca come sempre uno stato di benessere e di temporanea quiete, e con questa sensazione abbiamo proseguito lungo le altre cascate.
Proseguendo lungo il corso delle cascate, che eviterò di descrivere pechè non ne sono in grado e perchè non è la prima escursione in loco, abbiamo incrociato un sentiero crollato fra la terza e la quarta cascata (se non vado errato. O fra la seconda e la terza).
Ci siamo arrivati allontanadoci dal sentiero principale seguendo un sentierino secondario non indicato ed il rumore dell'acqua sulla nostra destra. Attraversare quel tratto piuttosto instabile non è stata la cosa più sicura di questo mondo, considerando che nell'ipotesi in cui fossimo scivolati ci saremmo fatti non poco male rotolando lungo il pendio verso gli amorevoli massi posti alla fine di esso, ma non è nulla che non si possa fare. E un po' di spirito di avventura, alla fine, non fa male e rende più appagante le cose.
Dopo una breve sosta per il pranzo sul bordo dell'ultima cascata, dalla portata maggiore rispetto alle precedenti uscite, abbiamo deciso di proseguire verso un paesino posto più a monte; quel tratto credo non sia stata la cosa più allegra per il corpo, in quanto era costante l'alternarsi di zone soleggiate e calde (vista l'ora) e zone ombrose e fresche; era un continuo sudare e asciugarsi con aria fresca.
Siamo comunque arrivati al paesino senza molte difficoltà e, dopo aver chiesto indicazioni e scambiato due parole con gli abitanti del loco, ci siamo diretti verso Canadello, nonostante la presenza di segnali di lavoro in corso.
Essendoci lavori, il sentiero era un pantano di fango appiccicoso, che ci ha riportato alla mente la salita del rifugio del Grillo incrociato (sbagliando) lungo la via del sale; nonostante la presenza di cartelli di divieto di ingresso, i lavoratori del luogo sono stati molto cordiali e ci hanno fatto passare senza porsi il minimo problema.
Siamo rientrati a Canadello in meno di un'oretta e, dopo una sosta lungo la via ad un'osteria che ispirava fiducia (meritata. Chiedete se mai a Luca - Vafud - il nome, se vi può interesesare), ci siam diretti di nuovo a Piacenza in attesa del primo treno che mi avrebbe ricondotto a casa.

Un'escursione, se così si può chiamare, molto breve (circa una decina di km, forse qualcosina in più) e quieta, eppure piacevole. Non sono personalmente amante delle montagne eccessivamente addomesticate e "adeguate" per potenziali gite di massa, delle quali questa è un buon esempio, ma vedere 5 salti d'acqua di quella portata è sempre uno spettacolo che penso meriti di essere osservato ed apprezzato.

Vi lascio, come al solito, il link con le foto fatte: https://picasaweb.google.com/1052110328973...CIT_ju-V2qO79gE

Riporto anche il link di Vafud, che ha aggiornato la pagina sulle cascate del Perino con dettagli di questa escursione e qualche foto: www.vafud.com/wiki/Cascate_del_Perino
 
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