Respiro

Monte Nero e Lago Nero (circa) 28.03.2015

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view post Posted on 29/3/2015, 22:51
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Ebbene si. Dopo circa un anno dall'ultima scrittura sulle camminate svolte, mi appresto a lasciare un nuovo testo diverso dal solito, sprovvisto di foto.
Nonostante sia di dubbio interesse ai più, ritengo sia il caso di mettere l'esperienza per iscritto e riportarla in questa mia piccola bacheca che, nonostante sia ormai letta saltuariamente da me medesimo e nessun altro, è comunque un "diario" delle camminate svolte in vita mia. Dovesse qualcuno capitare su questa pagina e dovesse essere interessato alle motivazioni che stanno portando ad una riduzione drastica delle camminate, invito a pormi la domanda di persona (per chi mi conosce) o a mandarmi un pm (ai quali valuterò se rispondere o meno).
Terminata questa lunga e futile premessa, mi appresto a descrivere la camminata di ieri nei pressi del Lago Nero (circa) e sul Monte Nero.
Non esagero nel dire che sia stata l'esperienza peggiore capitata durante le camminate montane. Come di consueto, la camminata è stata fatta (e proposta) da Luca.

Ci troviamo ad un orario più che ragionevole a Piacenza e, dopo aver parcheggiato la mia auto, ci dirigiamo con tranquillità verso il Passo dello Zovallo, intervallando il viaggio in auto con alcune pause per colazione, cibarie per Luca, e grappa / bargnolino per iniziare nel modo giusto la camminata.
Durante il viaggio in auto ci chiedavamo se ci sarebbe stata neve o meno, considerando la temperatura decisamente mite di queste giornate. Arrivati al Passo menzionato poc'anzi, la vista ha dato la risposta da se: neve. tanta TANTA neve.
Il nostro equipaggiamento non era diverso da quello di parecchie altre escursioni, a parte per il fatto che i miei scarponi (alti alla caviglia) hanno ormai il loro tempo ed hanno perso buon parte dell'impermeabilità, e che Luca era con scarpe da trekking basse.
Ci incamminiamo lungo l'ormai noto sentiero seguendo orme di ciaspole; già i primi passi sul manto nevoso facevano presagire la difficoltà che avrebbe avuto la camminata, ma entrambi siamo persone con ben poco criterio e ci abbiamo banalmente riso sopra.
Senza particolari problemi, seppur con la lentezza dovuta all'inattività di entrambi, arriviamo al crocevia con il bivio per il Monte Nero.
La neve è tanta, e già in quel primo tratto siamo sprofondati più volte, Luca soprattutto, fino al ginocchio ma, ciononostante, decidiamo di prendere la via per la vetta.
Il cielo è di un azzurro puro, intenso ed il sole scalda al punto tale da rendere del tutto superfluo l'uso di una giacca. Il piccolo problema è che il calore ha anche reso la neve meno solida, con conseguente facilità di sprofondamento.
Il cammino verso la vetta si dimostra tutt'altro che facile. Il crinale, coperto anche dagli alberi, resta all'ombra nel sole del mattino, e la neve è ancora compatta per via del freddo della notte. Questo ci impedisce di sprofondare, il più delle volte, ma rende anche la ripida salita particolarmente scivolosa in più tratti.
Arriviamo in vetta poco dopo mezzogiorno, e decidiamo di fermarci sui sassi alla base della croce (unica parte scoperta dalla neve) per mangiare un panino. Il sole è caldo, ed il riflesso della luce sulla neve è accecante. Tuttavia lo spettacolo è veramente bello, ed anche rivedere il lago sotto di noi, coperto di neve, strappa un sorriso.
Mangiamo un boccone e, dopo una sosta di circa 15 minuti, ripartiamo.
L'idea era quella di raggiungere il prato Cipolla (se non ricordo male il nome) e tagliare per il lago,per poi rientrare all'auto. Una camminata tranquilla insomma.
Già discendere in cresta si dimostra particolarmente ostico. Il passaggio non è dei più agevoli in certi punti già con il terreno normale, e con la neve che in quella parte del monte inizia a sciogliersi, la camminata diventa un po' più rischiosa e difficoltosa.
Nonostante Luca sia davanti, sfondo il manto nevoso e sento il terreno mancarmi sotto i piedi. La cosa mi coglie del tutto di sorpresa (sono alto 2 metri e 05, ho oltre un metro di gamba e, nonostante sia scivolato fino all'inguine, non toccavo nemmeno in punta di piedi) e, essendo in cresta ad un monte ciottoloso, sentirsi mancare il terreno sotto i piedi non è la cosa più piacevole e sicura del mondo. Proseguiamo, e più ci avviciniamo all'avvallamento che divide il Monte Nero dal Monte Bue, più la neve diventa un fragile appoggio.
Vado davanti a Luca, in modo da aprire la strada io e permettergli un po' di "riposo". Nonostante la presenza delle orme delle ciaspole, la neve non basta a sorreggerci e sprofondiamo sempre più spesso.
Sprofondo una seconda volta in modo inaspettato, e per una seconda volta viene a mancarmi il fondo da sotto il piede.
Non senza difficoltà, dovute e a deviazioni necessarie ed improvvisate al fine di evitare tratti nevosi particolarmente insidiosi, riusciamo ad arrivare al prato e li arriva ad entrambi un pugno nello stomaco. Tutte le orme vanno verso il monte Bue e dunque c'è da farsi strada nella neve fresca fino al lago.
Continuiamo il cammino, consapevoli che la possibilità di star sopra la neve è vana. Quando va bene, la neve ci arriva a metà polpaccio, quando va male alla coscia. Dopo una lenta e faticosa camminata, arriviamo ad un bivio non segnalato. dei segnavia vanno verso sinistra, mentre altri verso destra. La decisione sul da farsi è, stavolta, in disaccordo, ma alla fine prendiamo il sentiero di sinistra, dove tra l'altro vediamo delle persone che stanno camminando tranquillamente.
Son poco convinto della strada presa e, ben presto la mia convinzione diventa realtà.
I due escursionisti sembrano volatilizzarsi nel nulla e noi ci troviamo seguire i segnavia fino a che, ad un certo punto, li perdiamo di vista e siamo ufficialmente persi.
Il fatto di perderci nel bosco è un problema relativo, e non è la prima volta che capita. Tuttavia stavolta sia io che Luca abbiamo i piedi zuppi, immersi nella neve da ore, ed iniziano ad essere infreddoliti.
Proseguiamo a istinto cercando di tenere quello che ci sembra il Monte Nero sulla destra, in modo da non sbagliare eccessivamente.
Non so per quale grazia divina troviamo, dopo circa 1 ora, un segnavia che probabilmente avrebbe portato a Selva, e due indicazioni per il passo dello Zovallo. Seguiamo quelle indicazioni, contenti vista la spiacevole sensazione ai piedi, e continuiamo di buona lena, arrancando non poco causa appoggio completamente instabile e rischi di farsi male durante una scivolata.
Arriviamo ad un due segnavia posti parallelamente a due alberi sui lati del sentiero, che affaccia su un ruscello, probabilmente generatosi dallo scioglimento della neve.
Essendoci anche tracce di ciaspole, superiamo il ruscelletto, arrampicandoci male, e proseguiamo seguendo le orme delle ciaspole.
Presto le orme diventano più leggere, e di segnavia nemmeno l'ombra. Il nervoso inizia a salire, mentre i piedi iniziano ad essere veramente intirizziti. Proseguiamo seguendo il ruscelletto, ma più scendiamo più la neve si fa alta e il cammino difficile.
Non cavando un ragno dal buco, ed essendo quasi due ore che vaghiamo senza orientamento nel bosco, decidiamo di risalire verso un monte per facilitare la visuale e cercare di individuare una traccia di civiltà o una strada.
Continuiamo a procedere in diagonale, senguendo la direzione del ruscello ma salendo verso l'alto, e più passa il tempo più i piedi si fanno freddi per entrambi.
Presto ci accorgiamo che, anche se arrivassimo in vetta a quel monte ignoto, non vedremmo una sega per la presenza e l'altezza degli alberi.
Continuiamo comunque a proseguire in obliquo fino a che non chiedo a Luca una sosta perchè non mi sento più i piedi. tolgo le scarpe, dalle quali esce un buon mezzo bicchiere d'acqua, e strizzo le calze. Avendo i piedi insensibili,li infilo in un maglione aggiuntivo che mi ero portato dietro e li massaggio per ri-attivare la circolazione. Luca evita di togliere le calze, ma fa massaggia a sua volta i suoi, segno che non era in condizioni molto migliori delle mie. Per una botta di culo, intravediamo fra gli alberi la strada e, dopo circa 5 minuti di sosta, ci riprepariamo e ci rimettiamo in marcia. Troviamo un segnavia per Selva, che ignoriamo totalmente. Siamo in condizioni tali che proseguiamo in linea retta verso la strada, attraversando ruscelli in pendenza su rocce scivolose e pendii ben poco saggi da fare. Arriviamo alla strada, fra Selva e il passo dello Zovallo. Troviamo il Rifugio (?) Lago Nero ma, oltre a non essere ne sul lago, ne l sul monte Nero, è chiuso.
Proseguiamo su asfalto, e il non avere più i piedi nella neve MOLTO lentamente ri-attiva la circolazione e riusciamo a ri-ottenere un passo dignitoso ed arrivare alla macchina verso le 17.
Una giornata difficile da dimenticare.

Non leggerà penso nessuno questo post, ma nel caso dovesse capitare, per chi vuole fare una passeggiata in questi giorni nel sempre bello Lago Nero e Monte Nero, consiglio:
1. scarpe impermeabili (e se possibile ciaspole). La neve è veramente alta al momento, ed il rischio di farsi male bene è dietro l'angolo. Luca si è incastrato il piede ed ha rischiato una simpatica rottura della caviglia, io ho le gambe con non pochi lividi e una caviglia con una botta lievemente gonfia (penso dovuta alla seconda volta che son sprofondato senza appoggio, durante la quale ho dato un bel colpo alle rocce mentre scivolavo)
2. un ricambio
3. particolare attenzione e, magari, un navigatore GPS. Specifico che il cellulare funziona veramente la. Quello di Luca non prendeva il segnale, il mio con GPS e connessione attiva, continuava a darci indicazioni fra loro diverse (Ferriere, Selva, in mezzo al nulla, vicino alla statale, diretti a sud mentre stavamo andando a nord con una bussola ecc).
Vi consiglio caldamente tutti e tre i punti. Per quanto io ami il bosco, vi posso garantire che l'esperienza passata è stata ben lungi dall'essere definibile piacevole.
Foto non ne ho fatte, ma essendo sempre il lago Nero, sapete già comè (o in caso contrario vi invito a guardare tutti gli altri scritti, muniti di foto, riguardanti escursioni fatte in ogni stagione).
Nel caso, mi pare Luca abbia fatto qualche foto. Vi invito a passare su Vafud, dove probabilmente metterà qualche aggiornamento.
 
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3 replies since 29/3/2015, 22:51
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Lucazeo
view post Posted on 29/3/2015, 23:13




Appena mi riprendo pubblico anche qualche foto :-)
 
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Ruri
view post Posted on 30/3/2015, 10:12




Siete pessimi. Fate attenzione.
NEVEEEEEEh
 
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Dreyght1
view post Posted on 7/4/2015, 18:40




Ehy, anche io leggo.
 
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3 replies since 29/3/2015, 22:51   72 views
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